Marzo 2025
La Lianghui è l’annuale doppia sessione della Conferenza Consultiva del Popolo Cinese e dell’Assemblea Nazionale del Popolo, che si tiene a Pechino nella Grande Sala del Popolo.
Vi partecipano 3.000 dirigenti del Partito Comunista e circa 2.000 tecnocrati, intellettuali e imprenditori.
Sebbene rilevante per comprendere le strategie della Cina, il Lianghui ha solo un ruolo consultivo, limitandosi a ratificare decisioni già prese dal Politburo. Dopo l’ultimo congresso, con il rafforzamento del potere di Xi Jinping, l’ideologia ha assunto un ruolo centrale nella politica e nella società cinese.
Negli ultimi due anni, la Cina ha raggiunto il suo obiettivo di crescita del PIL del 5%, nonostante le difficoltà. Anche per il 2025 è stato fissato lo stesso target, ma il problema principale resta da dove arriverà questa crescita.
Fattori Positivi:
Mercati finanziari in ripresa: l’indice Hang Seng è aumentato del 21% quest'anno, mentre quello delle imprese cinesi quotate è cresciuto del 22%.
Ripresa del settore immobiliare: il mercato sembra essersi stabilizzato.
Elevato risparmio delle famiglie: i depositi bancari personali superano il PIL cinese.
Sfide:
Debolezza della domanda interna: i consumi hanno rappresentato solo il 44,5% della crescita del PIL nel 2024 (rispetto all’82,5% del 2023).
Dipendenza dalle esportazioni: il surplus commerciale ha sfiorato i 1.000 miliardi di dollari, ma le tariffe USA ed europee stanno rendendo questa strategia insostenibile.
Calo della fiducia dei consumatori: le famiglie cinesi risparmiano piuttosto che spendere, influenzate dalla volatilità del mercato immobiliare e azionario.
Possibili Soluzioni:
Stimoli economici e riforme strutturali: le politiche governative adottate a fine 2024 hanno rilanciato il PIL al 5,4% nel quarto trimestre.
Aumento della domanda interna: se i cinesi spendessero il 10% dei loro depositi, si genererebbe una spinta economica di 2.1 trilioni di dollari (11% del PIL).
Le aziende italiane possono trovare opportunità in Cina grazie alla necessità del paese di rafforzare la domanda interna, modernizzare l’industria e diversificare le fonti di crescita. Ecco alcuni settori chiave:
1. Lusso, Moda e Made in Italy
Il rilancio dei consumi interni può favorire i prodotti di alta gamma italiani (moda, design, enogastronomia).
I consumatori cinesi apprezzano sempre più il "Made in Italy", specialmente in un contesto di crescita della classe media.
2. Green Economy e Transizione Energetica
La Cina punta alla sostenibilità e alla riduzione dell’impatto ambientale: aziende italiane specializzate in energie rinnovabili, economia circolare e tecnologie ambientali possono inserirsi in questo mercato.
Collaborazioni su efficienza energetica, smart grids e mobilità sostenibile sono strategiche.
3. Smart Manufacturing e Industria 4.0
Il focus della Cina su automazione, robotica e digitalizzazione crea sinergie con l’eccellenza italiana nella meccanica avanzata e nelle tecnologie industriali.
Possibili partnership tra imprese italiane e distretti industriali cinesi per innovazione e trasferimento tecnologico.
4. Settore Agroalimentare e Sicurezza Alimentare
Il mercato cinese chiede prodotti alimentari di qualità e certificati: opportunità per il vino, latticini, olio d’oliva e prodotti biologici italiani.
La sicurezza alimentare è una priorità: tecnologie italiane di tracciabilità e certificazione sono molto richieste.
5. Biomedicale e Farmaceutico
Il governo cinese investe sulla sanità: aziende italiane attive in dispositivi medici, biotecnologie e farmaceutica possono trovare spazio.
Opportunità anche nella telemedicina e intelligenza artificiale applicata alla salute.
Febbraio 2025
La Cina accelera la liberalizzazione del settore energetico, incentivando le aziende private a investire in energia nucleare, stoccaggio energetico e reti intelligenti. Secondo l'Amministrazione Nazionale dell'Energia (NEA), queste misure mirano a migliorare l’efficienza e la stabilità del mercato.
Le riforme includono un maggiore ruolo delle imprese private nella filiera nucleare, nell’esplorazione di petrolio e gas e nella costruzione di infrastrutture energetiche. Particolare attenzione sarà data alle tecnologie innovative, come le microgriglie intelligenti e i sistemi di accumulo avanzati.
Secondo la NEA, nel 2025 l’80% del consumo e della produzione di energia in Cina sarà scambiato attraverso mercati competitivi, rispetto al 61% del 2024. Il GCL Group, principale conglomerato privato del settore, prevede una crescita del mercato delle centrali elettriche virtuali, stimato a 10,2 miliardi di yuan ($1,4 miliardi) nel 2025 e oltre 100 miliardi di yuan entro il 2030.
Con queste iniziative, la Cina punta a un settore energetico più sostenibile e innovativo, con un forte contributo del capitale privato.
Il Piano d’Azione per il Rafforzamento del Partenariato Strategico Globale Cina-Italia (2024-2027) è un documento chiave che delinea le priorità e le iniziative per consolidare la collaborazione bilaterale tra i due Paesi. Ecco i punti principali:
Cooperazione Economica e Commerciale:
Promozione degli investimenti reciproci, con particolare attenzione ai settori high-tech, manifatturiero e delle energie rinnovabili.
Sostegno alle piccole e medie imprese (PMI) per facilitare l’accesso ai rispettivi mercati.
Rafforzamento della collaborazione nel commercio internazionale e nella lotta al protezionismo.
Innovazione e Tecnologia:
Collaborazione in ambito scientifico, tecnologico e digitale, con focus su intelligenza artificiale, 5G e big data.
Creazione di partenariati tra università, centri di ricerca e aziende dei due Paesi.
Sostenibilità Ambientale:
Cooperazione nella transizione energetica e nella lotta ai cambiamenti climatici.
Sviluppo di progetti congiunti nel campo delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile.
Cultura e Istruzione:
Promozione di scambi culturali, artistici e accademici.
Incremento delle borse di studio e dei programmi di scambio per studenti e ricercatori.
Turismo e Relazioni Interpersonali:
Semplificazione delle procedure per i visti turistici e promozione del turismo reciproco.
Organizzazione di eventi culturali e turistici congiunti per rafforzare i legami tra i popoli.
Cooperazione Internazionale:
Collaborazione in seno a organizzazioni internazionali come l’ONU e il G20.
Dialogo su temi globali quali la sicurezza, la stabilità regionale e lo sviluppo sostenibile.
Salute e Sicurezza:
Rafforzamento della cooperazione sanitaria, con particolare attenzione alla ricerca medica e alla gestione delle emergenze.
Condivisione di best practices nella prevenzione e gestione delle crisi sanitarie.
Il Piano d’Azione mira a consolidare il partenariato strategico tra Cina e Italia, promuovendo una collaborazione bilaterale più profonda e diversificata, con benefici reciproci in ambito economico, culturale e sociale.
Il Piano offre alle imprese italiane un’opportunità unica per espandersi in un mercato dinamico come quello cinese, accedere a nuove tecnologie e competenze, e partecipare a progetti innovativi e sostenibili, con il sostegno delle istituzioni dei due Paesi.
Alcune opportunità delineate dal documento:
Espansione in Cina: Il Piano promuove gli investimenti reciproci e facilita l’accesso delle PMI italiane al mercato cinese, che offre un enorme potenziale di crescita.
Partnership Commerciali: Le imprese italiane possono collaborare con aziende cinesi in settori strategici come l’alta tecnologia, l’energia rinnovabile e la manifattura avanzata.
Collaborazione in R&S: Le imprese italiane possono partecipare a progetti di ricerca e sviluppo congiunti, beneficiando delle competenze cinesi in ambiti come l’intelligenza artificiale, il 5G e i big data.
Trasferimento Tecnologico: Il Piano favorisce lo scambio di conoscenze tecnologiche, consentendo alle aziende italiane di acquisire nuove competenze e migliorare la propria competitività.
Progetti Green: Le imprese italiane attive nel settore delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile possono partecipare a progetti congiunti finanziati o sostenuti dai due governi.
Accesso a Incentivi: Il Piano prevede misure di sostegno per le imprese che investono in tecnologie sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Fondi e Programmi di Sostegno: Le imprese italiane possono accedere a finanziamenti e programmi specifici previsti dal Piano per favorire la cooperazione bilaterale.
Sgravi Fiscali e Agevolazioni Doganali: Il Piano potrebbe includere misure per ridurre i dazi doganali e semplificare le procedure di import/export.
Programmi di Scambio: Le imprese italiane possono beneficiare di programmi di scambio per formare i propri dipendenti in Cina, acquisendo competenze specifiche e conoscenze del mercato locale.
Collaborazione con Università e Centri di Ricerca: Le aziende possono collaborare con istituzioni accademiche cinesi per sviluppare progetti innovativi e formare personale altamente specializzato.
Partecipazione a Eventi e Fiere: Il Piano prevede l’organizzazione di eventi commerciali e fiere congiunte, offrendo alle imprese italiane una piattaforma per presentare i propri prodotti e servizi al pubblico cinese.
Supporto alla Brand Awareness: Le imprese italiane possono sfruttare le iniziative di promozione culturale e turistica per aumentare la visibilità del proprio marchio in Cina.
Opportunità nel Settore Salute: Le aziende italiane operanti nel settore farmaceutico, biomedicale o della salute possono collaborare con partner cinesi per sviluppare nuovi prodotti o condividere tecnologie avanzate.
Protezione degli Investimenti: Il Piano prevede meccanismi per garantire maggiore sicurezza giuridica agli investitori italiani in Cina.
Supporto Diplomatico e Consolare: Le imprese italiane possono contare su un maggiore sostegno da parte delle istituzioni italiane e cinesi per risolvere eventuali controversie commerciali.
Puoi scaricare il documento ufficiale dal sito del Governo Italiano
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